La pulitura si effettua immergendo prima i turtafi in acqua tiepida per alcuni minuti e poi spazzolandoli in acqua corrente con uno spazzolino morbido. Altro metodo è la pelatura che consiste nell’asportare la parte esterna con un coltellino con la lama sottile ed affilata; il metodo consente di pulire interamente il tartufo dal terriccio, però si perde un pò del prezioso tubero, e se non si è esperti lo sfrido può anche essere notevole.
Come conservare i tartufi
- Per pochi giorni si possono conservare in recipienti chiusi immersi nel riso che ne assorbe l’umidità.
- Avvolti singolarmente in carta assorbente e inseriti in barattoli di vetro a chiusura ermetica, conservati in frigo nel comparto frutta si riescono a mantenere anche per 2 – 3 settimane.
- Ermeticamente chiusi in buste di cellofan, si possono conservare surgelati in freezer, ad una temperatura di -20 °C, per una durata di 6 – 7 mesi conservando il 90% del loro profumo.
- Una variante a quest’ultimo metodo, consiste nel mettere del sale nelle buste di cellofan con i tartufi; il sale è idroscopico e, dalla testimonianza di qualche ristoratore, la conservazione può essere di più lunga durata ed il profumo resta quasi inalterato.
- Conservato sott’olio e tirato nel burro sono metodi di conservazione che possono risultare utile per l’impiego del tartufo in particolari ricette.